SISE DELLE MONACHE – TRE MONTI


Le Sise de Mòneche sono il dolce tipico di Guardiagrele e la loro prelibatezza resta inalterata da tempo.

È un dolce a base di Pan di Spagna farcito con crema pasticcera e provvisto di tre protuberanze, spolverate di zucchero a velo.

Di questo prodotto si sono interessati molti scrittori e giornalisti, tra i quali Mario Soldati e Maurizio Costanzo; una vera monografia sull’argomento è stata scritta dal Professor Mario Palmerio.

Le Sise de Mòneche o Sise delle Monache, hanno ottenuto vari e importanti riconoscimenti, tra cui ci piace segnalare l’iscrizione nell’elenco dei prodotti tipici di qualità redatto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, l’inclusione nell’Atlante dei prodotti tipici del Parco Nazionale della Majella e la chiocciolina di Slow Food, che premia i prodotti di qualità eccellente.

Tratto dal volume “Le Sise de Mòneche” di Mario Palmerio

Sulla denominazione “Sise de mòneche” esistono tre ipotesi esplicative:
a) la prima è quella secondo cui l’originaria dizione sarebbe tre monti, che si riferisce alla montuosità effettiva delle nostre contrade. Maliziosamente, la denominazione è stata trasformata in sise delle monache dalla fantasia popolare; pare ci abbia messo lo zampino Modesto della Porta, il quale vedendo un giorno le paste più imbiancate del solito per lo zucchero a velo, esclamò: Madonna come sono bianche e diritte e appuntite, me sembrane proprie “sise de mòneche“.

b) la seconda tesi parte da un dato ritenuto di fatto.
La monaca, allo scopo di perdere la vistosità del proprio corpo, assumendo una fisionomia più spirituale, un tempo inseriva, secondo quel che si dice, un involto di stoffa tra i due seni di modo che la fascia che li copriva rendesse una superficie piatta, senza prominenze. Di qui per la fantasia laica l’esistenza dei tre seni.

c) la terza tesi, più che esplicativa, è semplicemente affermativa.
Le sise delle monache sono dette delle monache perchè questo tipo di brioche è stato inventato dalle monache.
E’ ovvio che sise sono per i laici maliziosi; per le suore esse erano solo un tipo curioso di dolce.
Questa è la foto del dolce originale
Ricetta:
4 uova medie
80 grammi di zucchero
80 grammi farina
45 grammi fecola

si montano gli albumi con la meta dello zucchero, si montano i tuorli con il restante zucchero, aggiungo farina e fecola nei tuorli e poi al composto ottenuto verso delicatamente gli albumi montati mescolando dal basso verso l’alto, questo passaggio è fondamentale, se si smonta il composto non rimane su!!
infornate con forno gia caldo a 180° per una ventina di minuti (fino a doratura).

Una volta freddi farcire con crema pasticciera e ricoprire di zucchero a velo

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